Domani 1ยฐ settembre, anche se รจ domenica, parte il nuovo anno scolastico. E il problema del precariato rimane, anzi, continua a dilagare. I numeri parlano di circa il 28% delle cattedre coperte da supplenti. Sarร poi un anno complicato anche a seguito dei ritardi nelle prove del primo concorso PNRR che porterร ad una continua sfilata di precari con una continuitร didattica minata profondamente. A denunciare questa situazione รจ, ancora una volta, Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
Numeri record di precari
โDomani prende il via un nuovo anno scolastico contrassegnato dalla precarietร del personale: tra gli insegnanti questโanno si arriverร a superare abbondantemente il 25% di cattedre assegnate ad un supplente. Con lโaggravante che entro dicembre in 19mila verranno anche scalzati per fare posto ai vincitori dei concorsi. Dai nostri calcoli, se includiamo anche gli spezzoni di cattedra e i docenti titolari assenti per vari motivi per lโintero anno, si arriverร alla percentuale record del 28% di posti assegnati a docenti precari. Considerando che nel 2015-16 il numero dei docenti precari rappresentava il 13,8%, possiamo dire che in meno di dieci anni il numero รจ raddoppiato. E sul sostegno le supplenze supereranno il 50% del contingente. I numeri non mentono e cosรฌ non si puรฒ andare avanti: affidarsi quasi esclusivamente ai concorsi รจ stato un fallimento ed รจ ora di cambiare il sistema di reclutamento rendendolo piรน adatto alla situazione straordinaria che si รจ venuta a creareโ. Queste le parole di Marcello Pacifico (Anief).
Il sindacalista ha poi concluso: “avere nel nostro sistema scolastico un precario ogni tre-quattro insegnanti rappresenta un risultato pessimo, con conseguenze negative per tutto il sistema scuola a partire dalla continuitร didattica mancata, occorre dare il largo immediato al doppio canale di reclutamento assumendo direttamente da Gps, stabilizzando tutti i precari titolati con oltre 36 mesi di servizio svolti e allโimmissione in ruolo straordinaria su tutti i posti liberi; come bisogna dire basta agli organici di fatto e dei posti in deroga sul sostegno. Altre strade non ce ne sonoโ.