In questo periodo dell’anno in molti istituti scolastici si stanno svolgendo i consueti colloqui tra docenti e genitori. Un’occasione, questa, per spiegare il rendimento di ogni alunno, riportarne eventuali criticità, anche comportamentali, e fornire suggerimenti ai genitori per contribuire a migliorare l’attenzione e l’apprendimento dei figli a scuola. Si tratta di una ‘pratica’ burocratica che da sempre favorisce il confronto e l’avvicinamento tra corpo insegnanti e genitori. La pandemia ci ha però portati, per forza di cose, alla didattica a distanza (DAD), al relazionarsi in modalità virtuale, al distanziamento sociale e allo svolgimento di ogni riunione o incontro online. E sebbene quei tempi possiamo dire di esserceli lasciati alle spalle alcuni istituti si avvalgono ancora di questa modalità per svolgere alcuni dei consueti appuntamenti scolastici. Ma ha ancora senso? Proviamo a fare un’analisi.
Colloqui online: quali sono i vantaggi?
Il periodo pandemico ha fatto sempre più prendere dimestichezza con le piattaforme online, gli strumenti di videochiamata, le classi virtuali. Un modo, questo, per ricercare una parvenza di contatto e vicinanza nonostante l’emergenza da cui siamo stati travolti. Ciò che fin da subito è stato apprezzato di questo ‘modus operandi’ è la possibilità di svolgere le normali attività lavorative e didattiche rimanendo comodamente a casa propria, senza il dover dipendere dai mezzi di trasporto nel doversi spostare, senza dover fronteggiare il rischio di restare imbottigliati nel traffico, senza scontrarsi con le difficoltà di dover cercare un parcheggio.
Alcuni dirigenti hanno ritenuto talmente comoda, efficace e funzionale questa modalità da ritenere di volerla portare avanti anche oggi, che non ci sarebbe più la necessità di avvalersi di strumenti virtuali, potendo incontrarci ‘face to face’ e senza mascherine. La ratio sottesa sembra essere soprattutto quella di permettere ai genitori che lavorano di non dover chiedere magari un permesso di lavoro per presentarsi a scuola ai colloqui, ma possono, anche dal proprio ufficio, collegarsi tramite il link d’invito creato da ogni coordinatore di classe per conoscere il rendimento dei propri figli. La partecipazione a questi incontri, a detta di chi continua a sposare questo metodo, sembra essere più alta.
La maggioranza preferisce il metodo tradizionale
Nonostante tutti i vantaggi elencati si tende a prediligere il metodo tradizionale ‘faccia a faccia’. Per molti il ritorno in presenza rappresenta una liberazione, un ritorno al passato che non ha mai creato problemi. Non esistono preoccupazioni di una ipotetica connessione che potrebbe interrompersi, un microfono non funzionante, un qualsiasi inceppamento del PC. Codici, password, link, visi che appaiono e scompaiono, interruzioni della conversazione, sono un lontano ricordo che hanno rappresentato spesso spaesamento, astrattezza e rapporti spersonalizzati, privi di quel calore che una rassicurazione di persona potrebbe dare ad un genitore magari impacciato e timido.
La maggior parte degli istituti scolastici non svolge più i colloqui online per far sì, forse, che il distanziamento non diventi un’abitudine.