I recenti risultati dei test PISA hanno rivelato un preoccupante deterioramento delle abilità di lettura e scrittura negli studenti, un problema che affligge diversi paesi, inclusa l’Italia. In questo contesto, l’esperto Lutz Jäncke, neuropsicologo dell’Università di Zurigo, ha fornito interessanti riflessioni sulle cause e sulle possibili soluzioni a questo declino. Il neuropsicologo presso l’Università di Zurigo, nell’intervista a Blue News, Jäncke sottolinea l’importanza della pratica costante nella lettura e scrittura.
Libri cartacei vs lettura digitale
Jäncke ha evidenziato come l’esposizione limitata a dettati e componimenti nelle scuole possa influire negativamente sulle competenze linguistiche. Contrariamente alla convinzione comune che la pandemia di Covid-19 abbia causato questo declino, il neuropsicologo ha rifiutato questa spiegazione, enfatizzando invece l’importanza della pratica continua. Un punto cruciale emerso dalla discussione è l’efficacia dei libri cartacei nel migliorare la lettura e la scrittura.
I libri richiedono una concentrazione più approfondita su testi più lunghi, allenando il cervello a memorizzare collegamenti e regole grammaticali. Al contrario, la lettura digitale su dispositivi come i tablet, pur avendo il suo valore, spesso porta a distrazioni, specialmente nei bambini. Paesi come la Svezia stanno rispondendo a questa sfida riducendo la digitalizzazione in classe a favore della scrittura manuale.
Il digitale e la scrittura a mano
La scrittura a mano emerge come un elemento chiave nel promuovere un apprendimento linguistico efficace. Attivando sia le aree motorie che linguistiche del cervello, la scrittura manuale non solo migliora la concentrazione e la memoria, ma facilita anche un apprendimento più profondo. Nonostante le critiche alla digitalizzazione, Jäncke chiarisce che non dovrebbe essere demonizzata completamente. Tuttavia, sottolinea l’importanza della scrittura a mano per il suo impatto positivo sull’apprendimento e sulla memoria. La scrittura manuale attiva aree motorie e linguistiche del cervello, agevolando un apprendimento più efficace. Un approccio bilanciato, combinando la scrittura manuale con un uso moderato e consapevole della tecnologia, potrebbe rappresentare la chiave per invertire il trend preoccupante emerso dai risultati dei test PISA.
La sfida, quindi, consiste nel trovare un equilibrio tra il digitale e l’approccio tradizionale, garantendo che entrambi contribuiscano positivamente all’educazione. Un investimento consapevole in pratiche che attivano il cervello in modo completo può essere la chiave per un futuro in cui gli studenti eccellono nelle abilità linguistiche, superando gli attuali ostacoli emersi nei risultati dei test PISA. In questo modo, promuoviamo un approccio integrato che rafforzi il legame tra l’apprendimento tradizionale e l’innovazione digitale, garantendo un futuro in cui gli studenti possano eccellere nelle competenze linguistiche.