Sostegno
Sostegno

Purtroppo, e con tanta amarezza, continua la lotta tra gli insegnanti di sostegno specializzati con TFA e quelli in attesa dei percorsi Indire per far valere la propria esperienza o il titolo estero. Pubblichiamo una lettera inviata in redazione che parla di questa lotta interna, che in realtà non dovrebbe esserci e che viene promossa da politiche contrastanti che poco hanno a che vedere con i singoli docenti.

Insegnanti di sostegno e cattedra inclusiva

“Con estrema cortesia, che ci contraddistingue come persone e come gruppo, vogliamo rispondere alle parole di qualche professore che si occupa egregiamente di inclusione o di altri che dicono che non siamo capaci di fare gli insegnanti di sostegno! Ci siamo chiesti come ed abbiamo trovato una risposta: potrebbe fare un bel giro nelle nostre scuole, a sorpresa, senza farci sapere quando. In questo modo potrebbe vedere con i suoi occhi e toccare con mano quello che facciamo ogni giorno da anni a scuola. 

La cattedra inclusiva? La facciamo già! Noi applichiamo già “le nostre competenze specifiche con l’intera classe, favorendo una didattica più personalizzata e inclusiva.” I nostri alunni non sono “ghettizzati” nelle aule di sostegno, con limitate opportunità di interazione con i loro compagni. Lo sappiamo bene che a scuola deve essere favorita “la collaborazione tra i docenti. La collaborazione tra i docenti è fondamentale per creare una scuola davvero inclusiva.”

‘Anche noi abbiamo qualcosa da dare’

Non abbiamo mai detto che il TFA è superfluo. Sosteniamo però che anche noi abbiamo qualcosa da dare. Chi ci osteggia, venga a parlare con i nostri colleghi, con i genitori dei nostri alunni e con i nostri dirigenti! Parli anche con i nostri alunni, anche loro hanno diritto di parola! Oppure qualcuno pensa che non sarebbero in grado di esprimere una loro opinione se non altro con il linguaggio dell’ amore per i loro docenti! Poi, una volta raccolti tutti gli elementi, parli pure! 

Per piacere quindi smettiamola di parlare di teorie… parliamo di fatti! Non credo che sia corretto banalizzare e volgarizzare l’esperienza o un TFA sostegno estero! In molti casi oltretutto questi elementi coincidono! Sono gli stessi docenti neo specializzati in Italia che lo ammettono: il TFA Sostegno serve a poco se non si entra in classe! I professori universitari che insegnano l’inclusione vengano a scuola a vedere… 

Non siamo usurpatori

Comprendiamo naturalmente i docenti già specializzati che hanno speso “tempo e denaro” per frequentare il TFA qui in Italia. Loro hanno avuto sia l’uno sia l’altro. Le persone che criticano e parlano contro di noi si sono mai chieste che magari la nostra non è stata mancanza di capacità di studiare o pigrizia? Non può essere stato altro? Forse non stiamo a raccontare i motivi perché abbiamo dignità ed in qualche modo ci sentiamo perfino in colpa per non avere avuto la possibilità di frequentare il TFA! 

Non per questo i grandi professori hanno il diritto di credere che noi siamo usurpatori! Infine, permetteteci una riflessione finale: questo continuo alimentare una triste guerra tra noi docenti non è una gran bell’esempio di inclusione! “

Daniela Nicolò ed il Gruppo docenti di sostegno Uniti per INDIRE.