Legge di Bilancio 2025
Legge di Bilancio 2025

La Legge di Bilancio 2025 prospetta tagli significativi ai Ministeri, con un impatto potenziale anche su settori come istruzione, università e ricerca. Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha garantito che la manovra sarà “equilibrata”, con sacrifici concentrati sulle strutture pubbliche e non su famiglie o imprese. Tuttavia, le risorse necessarie per finanziare le misure, pari a 25 miliardi di euro, saranno reperite attraverso tagli su ministeri ed enti pubblici.

I tagli alla scuola: una scelta contestata

L’Anief, associazione di categoria per il settore scolastico, ha espresso forte contrarietà verso l’idea di applicare tagli alla scuola, università e ricerca nella Legge di Bilancio. Ritiene che togliere ulteriori fondi a questi comparti, già storicamente sottofinanziati, sarebbe un grave errore. “Togliere anche un solo euro dalla scuola e ai suoi dipendenti avrebbe il sapore della beffa – ha detto Marcello Pacifico.

Il problema degli stipendi

Secondo Anief, l’aumento salariale previsto per il personale scolastico, pari al 6%, non è sufficiente a compensare l’inflazione, che negli ultimi due anni è salita del 15%. In particolare, si sottolinea che l’Italia è indietro rispetto alla spesa per l’istruzione in rapporto al PIL, e occorrono investimenti per colmare questo divario, non tagli.

“Alla scuola mancano diversi miliardi, altro che tagli. Al ministro Giorgetti – conclude Pacifico – questo va ricordato e noi lo faremo ogni giorno fino all’approvazione della prossima legge di Bilancio”