Sciopero
Sciopero

L’a.s 2024/25 sta per arrivare al suo quarto sciopero. Una nuova mobilitazione è infatti prevista per venerdì 13 dicembre 2024. Si tratterà di uno sciopero generale nazionale rivolto a tutti i settori pubblici e privati e indetto da Usb. Sul ‘piede di guerra’ il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, il quale ha dichiarato: “Do agli italiani la mia parola che farò di tutto per limitare al minimo i disagi per chi vuole avere un mese di dicembre tranquillo. Il diritto allo sciopero sarà garantito ma non di 24 ore e non alla faccia di tutto e di tutti perché stanno esagerando.” Insomma, si preannuncia uno scontro ‘al vetriolo’ con le organizzazioni sindacali, che rivendicano fortemente il diritto allo sciopero sancito dall’art 40 della Costituzione.

Sciopero 13 dicembre: le ragioni

Prosegue la lotta sindacale partita ad ottobre. Il nuovo ‘venerdì nero’ è fissato per il prossimo 13 dicembre e, nelle intenzioni sindacali, dovrebbe durare per tutta la giornata (quindi per 24 ore). Al centro è nuovamente la manovra finanziaria 2025. In un comunicato Usb si legge: “l’obiettivo è contrastare sul piano economico e del lavoro una politica che asseconda la deindustrializzazione e condanna alla turistificazione della penisola. (…) Le scelte che questo governo sta realizzando hanno delle ricadute pesanti non solo sulle condizioni di lavoro ma anche sulle condizioni di vita, sul sistema dei servizi e più in generale sulle libertà democratiche e sul rischio sempre più concreto di vederci coinvolti in una pericolosissima spirale di guerra“.

Ricordiamo che l’ultimo sciopero generale del 29 novembre scorso ha registrato nel complesso oltre il 70% delle adesioni, rilevando però uno scarso interesse all’interno del comparto scolastico, dove è stato seguito il trend anche delle precedenti mobilitazioni, non superando il 6% delle adesioni.