la protesta dei precari
la protesta dei precari

Ogni giorno si assiste a sviluppi, tra loro contrastanti, circa il ripristino dell’organico aggiuntivo ATA. Quello a cui si sta assistendo è un continuo ‘tira e molla’ che prima accende le speranze dei lavoratori coinvolti, poi le vanifica, per poi illuderli nuovamente e infine far calare il sipario. Quest’ultimo, perlomeno, sembra essere il risvolto in ordine di tempo. Sarà quello definitivo? Ci saranno colpi di scena (in positivo)? Non possiamo fare previsioni. Quel che è certo è che il personale ATA ha più volte manifestato, specialmente nelle ultime ore, di sentirsi preso in giro dal Governo Meloni, che non sembra interessato a voler ricontrattualizzare l’organico aggiuntivo, nonostante un ordine del giorno e ben due emendamenti presentati dalla maggioranza e poi spariti nel nulla (pensiamo alla proposta di modifica Di Maggio poi ritirata, e all’emendamento che sembrava essere arrivato dal Governo dopo il citato Odg e poi cancellato). Il Movimento ‘Evoluzione ATA’ ha voluto di recente denunciare questa situazione con un comunicato.

Personale ATA: lavoratori bistrattati da tagli e dal mancato rispristino dell’organico aggiuntivo

La legge di bilancio cancella la proroga dei contratti di 3100 assistenti amministrativi e tecnici e di 6000 collaboratori scolastici che avrebbero dovuto essere rinnovati fino al 2026.” Così esordisce ‘Evoluzione ATA’ che, dopo aver ripercorso le vicissitudini degli ultimi giorni intorno alla Legge di Bilancio, ha spiegato come “l’ultimo emendamento è stato eliminato nonostante poche ore prima fosse stato approvato anche un ordine del giorno, formulato dagli onorevoli Cangiano e Di Maggio, che impegnava il governo a riattivare l’organico aggiuntivo individuando le risorse in 47 milioni di euro. Un ordine del giorno che resterà lettera morta se non verrà dato immediatamente seguito.

Questo vergognoso tira e molla denota una assoluta mancanza di visione a lungo raggio sulle strategie politiche ed economiche per cittadini, imprese e di rispetto per i lavoratori della Scuola.” Inevitabile poi anche lo sguardo rivolto al taglio del personale ATA che incombe a partire dal prossimo anno, oltre al blocco del turn over dei pensionamenti.

Agevolazioni alle scuole paritarie

Nel comunicato di protesta verso la scarsa attenzione rivolta al mondo scolastico e al personale ATA, si è voluto sottolineare anche un malcontento generale verso un crescente interesse nei confronti delle scuole paritarie, a scapito della scuola statale. Pensiamo agli emendamenti spuntati in Manovra che portano importanti agevolazioni proprio alle paritarie: dal voucher per le famiglie che iscrivono i figli presso istituti non statali all’esenzione dal pagamento dell’IMU dei fabbricati adibiti all’esercizio di attività scolastiche parificate.

Dopo poi aver elencato tutte le più importanti problematiche che attanagliano la scuola statale ‘Evoluzione ATA’ ha concluso: “Siamo di fronte, purtroppo, ad un governo che non ha la minima conoscenza delle vere priorità del paese e, nel caso che ci riguarda, della Scuola Pubblica. (…) Di fronte ad uno scenario simile, ai lavoratori della Scuola Pubblica italiana non resta che una sola strada: orientare il voto elettorale, già dalle elezioni regionali del prossimo autunno, per mandare a casa un governo che sta letteralmente demolendo la Pubblica Istruzione. (…) Il governo Meloni sta tradendo ogni promessa. E sta lasciando alla deriva la Scuola Pubblica italiana.