Il portavoce di un gruppo di riservisti recentemente immatricolati (maggio 2024), presso le universitร di tutta Italia, al IX ciclo TFA Sostegno, ci invia un articolo con la richiesta di pubblicazione. Lo scopo รจ far notare la questione spinosa per i Riservisti (pur apprezzando lโimportanza della rimodulazione relativa ai corsi Indire) creatasi quando il Ministero dell’Istruzione ha convertito con la Legge 106 del 29 luglio 2024 il Decreto Legge 71 del 31 maggio 2024: lโesistenza di due percorsi paralleli ma con disparitร di trattamento. Di seguito le osservazioni fatte.
Riservisti, richiesta urgente di adeguamento ai nuovi standard legislativi
Di recente il panorama della formazione per il sostegno didattico agli alunni con disabilitร รจ stato influenzato dal decreto legge 71 del 31 maggio 2024, successivamente convertito con modificazioni nella legge 106 del 29 luglio 2024, suscitando l’interesse e le legittime aspettative di un gran numero di docenti attualmente iscritti al ixยฐ ciclo del tfa e rientranti nel gruppo di riserva ex dm 549/2024. In particolare, l’articolo 6 ha introdotto, come importante novitร , la possibilitร di attivare, fino a dicembre 2025, nuovi percorsi abbreviati (di almeno 30cfu) equipollenti al tirocinio formativo attivo (tfa) e riservati a docenti con esperienza triennale nel sostegno sullo stesso grado di scuola.
Garantire la possibilitร di accesso ai percorsi formativi abbreviati e flessibili
Tale legge, nelle more dei decreti attuativi attesi entro 30 giorni dalla sua pubblicazione, prevede che questi percorsi potranno essere organizzati sia autonomamente dalle universitร sia da indire, in collaborazione con lo stesso. L’obiettivo รจ chiaro: riconoscere e valorizzare l’esperienza triennale maturata dai docenti nel sostegno didattico, consentendo loro di accedere a una formazione piรน mirata rispetto al tfa tradizionale, con una rimodulazione che dovrebbe prevedere una didattica mista, con ampie possibilitร di fruizione online e flessibilitร negli impegni didattici.
I docenti scriventi ritengono che un percorso di specializzazione che valorizzi la formazione giร maturata “sul campo” rappresenti un segnale di grande serietร e attenzione alle reali esigenze di chi lavora quotidianamente nelle scuole con allievi con disabilitร . La richiesta รจ di evitare una notevole disparitร di trattamento tra corsisti che, pur avendo maturato la medesima esperienza professionale, rischieranno di trovarsi di fronte a percorsi formativi estremamente diversi per impegno e modalitร organizzativa.
Lโinaspettato ingabbiamento dei riservisti del ix ciclo tfa sostegno
Lโentrata in vigore del d.l. 71 del 31 maggio 2024, convertito con modificazioni nella l. 106 del 29 luglio 2024, pur introducendo novitร potenzialmente positive per il sistema di formazione, ha generato al contempo una situazione di profonda incertezza e malcontento tra i docenti riservisti iscritti al ix ciclo del tirocinio formativo attivo (tfa) per il sostegno. Il primo e piรน urgente problema riguarda lโingabbiamento di migliaia di riservisti del ix ciclo TFA.
Questi docenti, provenienti da tutta Italia, si sono iscritti ai corsi di specializzazione nel rispetto delle strette scadenze stabilite dai bandi universitari, senza alcun preavviso ed avvisaglia, dellโimminente approvazione di un decreto che, a ridosso delle immatricolazioni, in pochi giorni avrebbe modificato sostanzialmente le modalitร di accesso e fruizione di nuovi percorsi formativi equipollenti abbreviati e compatibili con
lโattivitร lavorativa, in quanto previsti in modalitร a distanza.
Questa nuova normativa ha generato un forte senso di frustrazione tra i corsisti, che si sono visti legati ad un percorso formativo piรน lungo e complesso rispetto ai nuovi imminenti percorsi. Ciรฒ ha determinato lโabbandono di centinaia di iscritti dal percorso tradizionale nella speranza di poter rientrare nei percorsi oggetto della suddetta legge.
La richiesta di un adeguamento urgente
Alla luce di queste problematiche, i riservisti del ix ciclo tfa sostegno avanzano una richiesta di adeguamento urgente alle nuove disposizioni legislative. E’ necessario che le universitร italiane, in tempi rapidi, offrano a ciascun immatricolato la possibilitร di scegliere tra due opzioni:
- transito al nuovo corso abbreviato: le universitร dovrebbero attivare, ove possibile, i nuovi percorsi formativi previsti dalla l.106 del 29 luglio 2024, consentendo ai docenti giร immatricolati di transitare agevolmente al nuovo corso, senza perdere tempo e denaro giร investito. Questo percorso di adeguamento consentirebbe di evitare lโincongruenza tra i corsi tradizionali, piรน impegnativi, e quelli piรน snelli e flessibili introdotti dalla nuova normativa.
- rimborso delle somme versate e libertร di scelta: in alternativa, qualora lโuniversitร non intenda attivare il nuovo corso o per coloro che preferiscono non proseguire nel percorso tradizionale, dovrebbe essere prevista la possibilitร di ottenere dallโuniversitร il
rimborso delle somme giร versate, come soltanto alcune e poche universitร italiane stanno ad oggi consentendo. Questo rimborso, che attualmente non รจ contemplato dai bandi in caso di richiesta di ritiro, rappresenterebbe una soluzione equa per consentire ai corsisti di iscriversi a percorsi formativi piรน adatti alle nuove condizioni, senza subire vincoli economici penalizzanti.
Conclusioni e aspettative
In conclusione, si ritiene, quindi, indispensabile e si richiede che le universitร italiane rispondano rapidamente alla nuova realtร formativa introdotta con il d.l.71/2024 e comunichino come intendono intervenire al piรน presto per garantire a tutti i richiedenti la possibilitร di scegliere un percorso adeguato alle attuali esigenze, senza far incorrere i corsisti in ingiusti svantaggi economici e formativi.