Poche speranze quest’ anno per l’organico aggiuntivo ATA. Qualora fosse prorogato i contratti PNRR potrebbero riguardare solo gli assistenti tecnici e amministrativi, escludendo i collaboratori scolastici. Oltre a ciò restano i postumi dell’a.s 2023/24, con riguardo al mancato riconoscimento della retroattività giuridica per quella parte di personale ATA che si era visto sospendere il contratto per poi riaprirlo dal 2 maggio al 15 giugno 2024. Si richiede dunque un intervento urgente per sanare questa situazione ed eliminare ogni disparità di trattamento.
Mancato riconoscimento retroattività giuridica: conseguenze
Il punto di partenza attraverso cui esaminare la situazione dell’organico aggiuntivo dell’a.s 2023/24 è la Legge n. 95 del 4 luglio 2024 ( di conversione del decreto legge n. 60/2024 recante “Ulteriori Disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”, nella quale all’art. 29, comma 4, è stato introdotto il seguente periodo:
“Ai soli fini della partecipazione ai bandi finalizzati alla costituzione delle graduatorie provinciali dei profili professionali delle ex aree A e B del personale ATA per l’anno scolastico 2024/2025, si computa anche il periodo intercorrente tra il 16 aprile 2024 e
l’effettiva stipulazione dei contratti di cui al primo periodo. Con riferimento alle istanze riferite ai bandi di cui al periodo precedente, lo scioglimento della riserva e l’acquisizione a pieno titolo del servizio effettivamente prestato a seguito dei contratti di cui al presente comma sono valutati alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.”
Come viene fatto notare dal Comitato spontaneo’ Evoluzione ATA’ tale modifica si è resa necessaria per compensare, parzialmente, la mancata proroga al 30 giugno 2024 dei collaboratori scolastici PNRR in servizio nell’anno scolastico 2023/2024 (come inizialmente aveva promesso il Governo). Infatti si è assistito ad un semplice rinnovo contrattuale dal 2 maggio 2024 al 15 giugno 2024 con soluzione di continuità rispetto a quanto prospettato e non una proroga.
Tale modifica però, nella sua formulazione, pare riguardare esclusivamente coloro che abbiano prodotto domanda di prima fascia ATA per l’anno scolastico 2024/2025 lasciando fuori sia gli aspiranti di prima fascia ATA – collaboratori scolastici del prossimo anno scolastico 2025/2026 che i candidati inseriti nelle graduatorie di terza fascia del medesimo profilo.
Alla luce di ciò viene richiesto un urgente intervento legislativo volto a garantire sia la fruizione del periodo di retroattività giuridica per gli aspiranti interessati al bando di prima fascia ATA 2025/2026 dei collaboratori scolastici, nonché a consentire, a chiusura dell’anno scolastico in corso, ai candidati interessati inseriti nelle graduatorie di terza fascia del profilo collaboratori scolastici di poter aggiornare il proprio punteggio in vista dell’anno scolastico 2025/26, tramite istanza da indirizzare alla Istituzione Scolastica capofila dell’ultima domanda di terza fascia.
Se non si dovesse mettere in atto nessun intervento nel senso indicato si verrebbe inevitabilmente a creare una disparità di trattamento fra dipendenti della stessa categoria con prevedibili ricorsi nelle aule di tribunale presso la magistratura del lavoro.