Va visto sicuramente con esultanza il provvedimento che consentirà fino a dicembre 2025 di immettere in ruolo anche dalle Gps sostegno di prima fascia. La conferma è arrivata con la conversione in legge pochi giorni fa del decreto PNRR quater. Avrebbe però avuto (forse) più senso riattivare il doppio canale di reclutamento, individuando quindi le Gps come secondo canale ordinario parallelo alle graduatorie di merito concorsuali. Al riguardo però non solo si sono sempre incontrate ostilità da parte di quasi tutta la compagine politica. Anche l’Europa sembra essersi messa ora di traverso, imponendo il rispetto degli obiettivi del PNRR (in cui rientrano solo i concorsi) ed ammettendo eccezionalmente solo il ricorso alle Gps sostegno in via residuale. Questo però non ovunque giocherà a favore di tutti i docenti precari.
Assunzioni Gps sostegno: il carattere residuale escluderà alcune regioni?
Abolita la procedura ex art 59 l’emendamento presentato in extremis al decreto PNRR quater ha reintrodotto il medesimo meccanismo di assunzione dalle Gps sostegno in via residuale, che quest’anno riguarderà solo la prima fascia, mentre nell’a.s 2025/2026 contemplerà anche gli elenchi aggiuntivi alla prima fascia delle Gps sostegno. Sarà previsto inoltre nuovamente il ricorso alla mini call veloce per i posti che eventualmente residueranno anche dopo le assunzioni dalle Gps sostegno.
Va ribadito che si attingerà dalle Gps sostegno solo ed esclusivamente sui posti rimasti vacanti e disponibili dopo le ordinarie immissioni in ruolo (da GaE e GM, nonché tramite Call Veloce). Ed è proprio questo l’aspetto che potrebbe far sì che in alcune regioni potrebbe essere un miraggio. Già si vocifera ad esempio che sulla classe di concorso ADSS (sostegno alla scuola secondaria) si potrebbe non fare ricorso alle Gps perchè non ci saranno posti residui da concorso. Senza contare che un timore si basa anche sulla possibilità di vedere ‘privilegiate’ solo le regioni del Nord, lasciando ancora una volta l’amaro in bocca tra le regioni meridionali.