La situazione retributiva di docenti e personale ATA in Italia continua a destare preoccupazione. Il sindacato Anief rilancia una proposta importante: riportare gli scatti automatici di anzianità professionale a scaglioni di 4 anni, colmando il divario con altri settori pubblici e i colleghi europei. Una recente petizione va in questa direzione.
Stipendi docenti e ATA: scatti più veloci per contrastare l’inflazione
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, il sistema attuale delle progressioni stipendiali risulta penalizzante e inefficace. Il contratto collettivo nazionale (CCNL) 2016-2018 ha introdotto modifiche peggiorative, eliminando la fascia 3/8 e rallentando ulteriormente gli scatti salariali:
- Primo gradone: dopo 8 anni di servizio (fascia 9).
- Scatti successivi: ogni 6 anni per tre volte (fascia 15, 21, 27).
- Ultimi scatti: ogni 8 anni (fascia 35, 43).
Questa struttura lascia indietro i precari storici e i nuovi assunti, già gravati da un’inflazione che negli ultimi tre anni ha superato il 16%, rendendo inefficace il rinnovo contrattuale del 6%.
Aggiornare le tabelle stipendiali
Anief propone una revisione urgente delle tabelle stipendiali per il personale docente e ATA, e la presenterà nel rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale 2022-2024. La richiesta è di aumenti salariali ogni 4 anni. Questo permetterebbe di:
- Garantire aumenti in linea con i contratti triennali.
- Fornire una risposta concreta all’inflazione.
- Ridare motivazione e stabilità economica ai lavoratori della scuola.