Si avvicina sempre di più la prima scadenza utile per presentare la domanda di riconoscimento dei requisiti per poter beneficiare dell’Ape sociale 2024. Qual è la data da segnare sul calendario e come inoltrare la richiesta.
Ape sociale 2024: qual è la prima scadenza utile
L’Ape sociale non è una pensione vera e propria, ma un trattamento di accompagnamento alla pensione temporaneo che dura fino alla maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata ordinaria. È riservata a determinate categorie di lavoratori (gravosi, caregiver, invalidi civili e disoccupati che hanno esaurito il relativo trattamento). Da quest’anno possono beneficiare della misura coloro che hanno raggiunto 63 anni e 5 mesi di età e 30 o 36 anni di contributi. Con uno sconto di uno o due anni per le lavoratrici con uno o più figli.
Chi ha maturato tutti i requisiti necessari potrà presentare domanda all’Inps entro il prossimo 31 marzo. Si ricorda tuttavia che non si tratta di un’istanza vera e propria di pensione. Ma di una richiesta finalizzata a verificare il possesso dei requisiti anagrafici, contributivi e soggettivi così da poter successivamente procedere con la liquidazione dell’anticipo pensionistico. Coloro che non rispettano tale scadenza avranno ancora tempo per presentare istanza intermedia entro il 15 luglio 2024 o istanza tardiva entro il 30 novembre 2024. Si consiglia di procedere con la domanda quanto prima perché i fondi non sono illimitati e le richieste vengono accolte in base alla disponibilità .
Domande, decorrenze e importi
La domanda può essere inoltrata autonomamente accedendo al sito Inps tramite le proprie credenziali SPID, CIE o CNS oppure rivolgendosi ai patronati di riferimento. Una volta verificati i requisiti si potrà procedere con la richiesta vera e propria. Nel momento in cui l’istanza viene accolta l’Ape Sociale è liquidata e pagata fino alla maturazione dei requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia o a quella anticipata ordinaria. La prestazione (non rivalutabile) decorre dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda ed è corrisposta per 12 mensilità e non 13. Si ricorda infine che l’indennità è pari all’importo della rata mensile di pensione calcolata con il sistema contributivo e retributivo al momento dell’accesso alla prestazione e non può superare il tetto massimo di 1.500 euro al mese.