Continua a far discutere la previsione contenuta nel D.L 71/2024 che permette a famiglie e presidi di scegliere gli insegnanti di sostegno. Il sindacato Anief, nella veste del presidente nazionale Marcello Pacifico, è intervenuto di recente sul tema puntando l’attenzione sulla necessità di dare valore agli alunni disabili attraverso il ricorso a personale specializzato e a una rapida procedura di immissione in ruolo.

Insegnanti di sostegno: il commento di Marcello Pacifico (Anief)

Ma quale continuità didattica può garantire la scelta di un docente precario da parte delle famiglie degli alunni disabili? È come se si chiedesse ai familiari di una persona con patologie di decidere la terapia da adottare per curare il parente. La verità è sempre e solo una: per alzare la qualità della didattica speciale, per avere meno cambi di cattedra possibili, bisogna immettere in ruolo i docenti specializzati e se non ci sono specializzarli il prima possibile. Queste le parole di Marcello Pacifico (Anief).

Il sindacalista ha poi aggiunto: “Come si può pensare che certe forzature possano tutelare gli alunni con disabilità? Come si fa a proporre al Parlamento una norma che presuppone la delicata scelta di un professionista da assegnare alle classi con alunni con disabilità certificata dando alta rilevanza al parere delle famiglie? La verità è che il docente di sostegno deve essere assegnato alla scuola attraverso GLO e quindi associato ad uno o più alunni in base al PEI. Non è possibile pensare di rispolverare la ‘chiamata diretta’, quando abbiamo graduatorie di vario genere, come le Gps e quelle di merito, che assolvono già in pieno a questo compito. Chi governa lo Stato e la scuola pensi piuttosto a trasformare i quasi 100mila posti in deroga, seppure vacanti, in cattedre di diritto, oltre che a specializzare su sostegno senza più assurde selezioni e senza più costi proibitivi”.