Arretrati e aumenti di stipendio in arrivo per il personale ATA, grazie allo sblocco delle posizioni economiche. Come riferisce Anief, gli ATA delle scuole stanno per beneficiare dell’approvazione imminente di un decreto ministeriale che sbloccherà le posizioni economiche. Grazie al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro 2019-2021, firmato con l’Aran lo scorso 18 gennaio, un terzo del personale amministrativo, tecnico, ausiliario e altre figure ATA vedrà il pagamento degli arretrati, mentre un altro terzo otterrà aumenti mensili che varieranno tra i 50 e i 100 euro.

Sblocco posizioni economiche ATA, un segnale positivo

Parlando dello sblocco delle posizioni economiche ATA e degli effetti sugli stipendi, Marcello Pacifico afferma: “Consideriamo questo un primo passo avanti. È sicuramente un segnale positivo, ma dobbiamo completarlo con i prossimi contratti di lavoro, a cominciare dal CCNL 2022-2024 che presto sarà negoziato con il settore pubblico. Ora che abbiamo definito le nuove professionalità, è tempo di garantire che esse trovino spazio nelle attività quotidiane all’interno delle scuole. È anche arrivato il momento di occupare tutti i 50.000 posti vacanti, non solo coprendo il turnover, e di aumentare significativamente i compensi di tutto il personale ATA, che rimane il meno retribuito della pubblica amministrazione italiana, con oltre 10.000 euro in meno all’anno rispetto ad altri settori“.