Un nuovo quesito in merito all’accesso al percorso abilitante da 60 CFU è giunto alla nostra casella di posta elettronica e l‘Avvocato Maria Rosaria Altieri fornisce la risposta. La nostra lettrice scrive: “Ho Diploma di ragioneria e laurea in giurisprudenza vecchio ordinamento. Non ho conseguito i 24 cfu entro la scadenza di ottobre 2022. Cosa devo fare? Mi servono 60 cfu? Poi posso accedere al concorso per insegnare materie giuridiche? Quali materie devo integrare? All’università si possono conseguire i crediti?”.
La normativa sui titoli di accesso alle cdc
Per rispondere al quesito posto dalla lettrice sull’accesso al percorso da 60 CFU bisogna far riferimento al D.P.R. 14 febbraio 2016 n. 19, contenente il “Regolamento recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento, a norma dell’articolo 64, comma 4, lettera a), del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”. La Tabella A, allegata al DPR, disciplina i titoli di accesso alle classi di concorso “ordinarie” e i relativi insegnamenti, mentre la Tabella B è relativa alle classi di concorso ITP.
Accesso alla CDC A046 con la laurea in giurisprudenza V.O.
Con particolare riferimento alla classe di concorso a cui si accede con la Laurea in Giurisprudenza Vecchio Ordinamento, ossia la A046 Scienze Giuridiche ed Economiche (ex A019), bisogna distinguere:
- se la laurea è stata conseguita entro l’a.a. 2000/01, non bisogna conseguire ulteriori CFU ad integrazione del piano di studio ed è possibile accedere ai percorsi abilitanti;
- se la laurea è stata conseguita successivamente all’a.a. 2000/01, è necessario che “il piano di studi seguito abbia compreso i corsi annuali (o due semestrali) di: economia politica, politica economica, economia aziendale, statistica economica”.
Gli esami da integrare
Dunque, ai fini della validità della laurea in Giurisprudenza V.O. per l’accesso ai percorsi abilitanti (e ai concorsi fino alla fine della fase transitoria), è necessario integrare il piano di studi con i quattro esami indicati (economia politica, politica economica, economia aziendale, statistica economica), sempre che detti esami non siano già presenti nel piano di studi accademico seguito ai fini del conseguimento della laurea. Si deve trattare di esami annuali (o due semestrali), ossia esami da 12 CFU.
Per conseguire detti esami, è possibile iscriversi presso le Università che consentano di sostenere questi esami e conseguire i 12 CFU richiesti per ciascun esame. Nell’ipotesi gli i esami indicati sia già stato sostenuto durante il percorso di Laurea, ma per un numero di CFU inferiore a 12, sarà necessario integrare i CFU mancanti per ogni esame. Solitamente, nel percorso di laurea in Giurisprudenza Vecchio Ordinamento, l’esame di economica aziendale è compreso nel piano di studio, per cui, in tale ipotesi, gli unici esami da integrare sono: economia politica, politica economica, statistica economica.
Esami equivalenti a quelli da integrare
La tabella A/1 (“Omogeneità degli esami previsti nei piani di studio dei titoli di vecchio ordinamento per l’accesso alle classi di concorso limitatamente ai titoli previsti dalla tabella “A” nella colonna dei titoli previsti dal D.M. 39/1998”), allegata al DPR 19/2016, indica gli esami equivalenti a quelli da integrare e che possono essere sostenuti in alternativa:
- Economia Aziendale può essere sostituito con Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche, Economia delle imprese pubbliche, Programmazione e controllo delle amministrazioni pubbliche;
- Economia Politica può essere sostituito con Analisi economica, Istituzioni di economia, Storia dell’economia politica;
- Politica Economica può essere sostituita con Politica del lavoro, Politica economica europea, Programmazione economica;
- Statistica Economica può essere sostituita con Statistica, Storia della statistica.
Conseguentemente, se gli esami equivalenti sono già presenti nel piano di studi universitario, non devono essere integrati, mentre se presenti ma con un numero di CFU inferiori a 12, devono essere integrati.
I master
Vale la pena precisare che la quasi totalità degli Atenei, nella propria offerta formativa, ricomprende un master specifico, di primo livello, che consente a tutti i laureati in Giurisprudenza V.O. di integrare i CFU mancanti, sostenendo un unico esame finale al posto di esami singoli. Detto master, essendo titolo ulteriore rispetto al titolo di accesso (costituito dalla Laurea), può essere oggetto anche di ulteriore valutazione quando, come nelle GPS, è prevista la valutazione di master di primo o secondo livello come titolo aggiuntivo.
Esami equivalenti a quelli già presenti nel piano di studi
La stessa Tabella A/1 indica, altresì, gli esami equivalenti ad esami sono obbligatoriamente previsti nel piano di studi del Corso di Laurea in Giurisprudenza V.O.:
- Diritto Amministrativo è equivalente a Diritto degli enti locali, Diritto processuale amministrativo, Contabilità di Stato;
- Diritto Commerciale è equivalente a Diritto Fallimentare, Diritto Commerciale Comunitario, Diritto Industriale;
- Diritto Pubblico Generale è equivalente a Diritto Fallimentare, Diritto Commerciale Comunitario, Diritto Industriale;
- Istituzioni di Diritto Privato è equivalente a Diritto Civile, Nozioni Giuridiche Fondamentali.
A margine, si precisa che per le nuove lauree (Laurea magistrale a ciclo unico e Laurea Specialistica) si pone un problema di equivalenza dell’esame di Diritto Pubblico Generale con l’esame di Diritto Costituzionale.
La risposta al quesito
In conclusione, la lettrice dovrà integrare gli esami e i CFU mancanti sostenendo i relativi esami singoli presso le università (anche telematiche), oppure sostenendo uno specifico master di primo livello. Integrati i CFU mancanti (con esami singoli o con il master), la lettrice potrà iscriversi ai percorsi abilitanti da 60 CFU.