Con l’aggiornamento delle prossime Graduatorie Provinciali, si comincia già a pensare alla procedura di attribuzione degli incarichi a tempo determinato per l’anno scolastico 2024/25: premesso che non dovrebbe cambiare nulla in merito alla procedura riguardante il conferimento degli incarichi annuali, secondo la bozza dell’Ordinanza ministeriale, potrebbero esserci degli interventi per quanto riguarda, invece, l’invio delle domande di messa a disposizione. Nelle ultime ore, sui social, si sono sollevate le polemiche in merito alla presunta impossibilità di poter lavorare da MAD.
Supplenze e MAD 2024/25, novità in vista per chi è inserito nelle GPS?
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, in occasione dell’informativa ai sindacati sulla bozza dell’Ordinanza ministeriale che regolerà il prossimo aggiornamento delle GPS, ha anticipato che la domanda di messa a disposizione sarà sostituita dall’interpello, ovvero un avviso pubblicato sui siti delle istituzioni scolastiche e/o degli USP, qualora dovessero risultare esaurite le graduatorie di istituto. In buona sostanza, non sarà più l’aspirante supplente a proporre la propria candidatura alle scuole: la MAD rappresenterà la risposta agli interpelli pubblicati dalle scuole. Uno dei dubbi sollevati dagli aspiranti riguarda la possibilità di rispondere agli interpelli per chi è inserito nelle Graduatorie Provinciali per le Supplenze.
Non si potrà lavorare più da MAD? Gli opportuni chiarimenti
Alla domanda, ha risposto l’esperta di normativa scolastica, Sonia Cannas, nel corso di un question time organizzato da Orizzonte Scuola: ‘Non significa che non si potrà più lavorare da MAD. Il sistema degli interpelli è un sistema che consente di lavorare anche a coloro che oggi lavorano da MAD. Accade già adesso. Si tratta semplicamente di un avviso pubblicato nel sito web della scuola, può essere pubblicata anche dall’Ufficio Scolastico Provinciale. Vedremo in che modo si definirà il tutto: quindi coloro che non sono in graduatoria o che sono inseriti nelle GPS ma che non stanno lavorando e hanno la possibilità di lavorare in una scuola di un’altra provincia, possono partecipare a questi interpelli’.